di Valerio D'Agostini
La differenziazione è soprattutto dovuta alla tipologia di crisi economica che stiamo vivendo: la nostra è probabilmente una crisi detta a "tripla V" (triple dip), e il tempo, facendo i dovuti scongiuri, forse ce ne darà conferma. Infatti il 2016 è il decimo anno di crisi, considerando come data di inizio il 2007-2008 americano, e osservando i grafici di tassi di crescita e decrescita mondiali, notiamo che abbiamo avuto una caduta nel primo periodo, seguito da una leggera ripresa, per poi avere una nuova discesa e risalita, e ora ci troviamo all'orlo di questo pendio, con probabile successivo dip, appunto il terzo.
Questo è un caso abbastanza singolare se guardiamo al passato, perché il Panico nel 1837-43 fu una crisi a U con caduta e lenta ripresa, la Lunga Depressione (1873-1879) fu a W (double dip) e la Grande Depressione del 1929 fu a V (caduta violenta e ripresa vertiginosa).
Quindi anche paragoni con quest'ultima lasciano il tempo che trovano da un punto di vista formale, dato che quella fu una crisi profonda ma relativamente breve, quella dei nostri anni è abbastanza tenue però di lunga durata. Ma quale delle due si sarà dimostrata, alla fine, più tossica per lo sviluppo globale?
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